cronaca: dichiarazioni
false per incassare contributi. denunciati 20 nomadi.
PORTO TORRES 13 Novembre - Un
assegno da 500 euro al mese per sei mesi può rappresentare un buon punto
di partenza per una maggiore integrazione, ma anche la ghiotta occasione per un
facile guadagno.
Unico problema, tra i requisiti, l'esenzione da pendenze penali
dei candidati. E così al posto degli assegni sono arrivate venti denunce.
La Caserma di Porto Torres (foto - Google) |
Le
indagini dei Carabinieri che hanno portato alla scoperta della truffa
sono iniziate nel giugno 2014. In quei giorni un cittadino di etnia rom,
residente nel campo nomadi di “Ponti Pizzinnu” di Porto Torres si
era presentato nella locale caserma per chiedere informazioni circa le
autocertificazioni attestanti l'eventuale pendenza di procedimenti penali e,
soprattutto, le conseguenze di una falsa dichiarazione.
Proprio
quest'ultima richiesta, tutt'altro che scaltra, ha insospettito i militari che
hanno avviato l'attività informativa ed investigativa che ha portato al
progetto “Attività d’integrazione
sociale e inserimenti lavorativi per la comunità Rom”.
Si
tratta di un programma, finanziato con fondi pubblici, che prevede l'assegnazione di 10 borse lavoro
da 500 euro al mese per sei mesi, riservato a cittadini nomadi, allo scopo di
creare un primo inserimento nel mondo del lavoro e garantire una graduale
integrazione.
Un esame
approfondito delle domande presentate è risultato che venti dei
candidati avevano presentato false certificazioni attestanti l'assenza di
pendenze penali.
I soggetti, uomini,
donne e persino due minorenni, non solo sono stati immediatamente
estromessi dal concorso ma dovranno anche comparire davanti all'Autorità Giudiziaria
per rispondere dei reati di tentata
truffa aggravata e falsità ideologica commessa in atto pubblico.
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