sociale: i detenuti di bancali
digitalizzano il vecchio archivio di san sebastiano
SASSARI 24 luglio - Si può
ricominciare anche dal carcere. È il messaggio lanciato dai detenuti impegnati
per quasi un anno in un progetto sociale di lavoro e reinserimento.
Il progetto "Isola
Digitale 2.0", sviluppato dalla cooperativa DigitAbile di Oristano,
in collaborazione con il Carcere di Bancali e con l’Uepe (Ufficio
per l’esecuzione penale esterna) ha coinvolto venti ospiti della struttura di
detenzione sassarese. A partire dal mese di luglio dell'anno scorso sedici di
loro hanno digitalizzato oltre 60mila documenti del vecchio carcere di
San Sebastiano, mentre altri quattro hanno riordinato la digitalizzazione
ottica dell'archivio della casa circondariale di Bachiddu. Un
ventunesimo, beneficiario dell'esecuzione penale esterna è impegnato con la
sistemazione dell'archivio della stessa cooperativa secondo la modalità del
telelavoro.
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La conferenza stampa (foto S.T. per DigitAbile) |
Un'esperienza non solo
lavorativa, ma anche umana, come ha spiegato uno dei carcerati che ha
partecipato al progetto di rieducazione: «Prima non sapevo nemmeno inviare un
sms, ora sono autonomo nell’utilizzo del computer. Ogni istante passato in
cella accresce il desiderio di sentirsi utili, e quest’opportunità ci ha dato
speranza. Mi si sono aperte tante porte per quando uscirò».
Il primo periodo non è
stato facile, perché i detenuti provengono anche da Albania, Romania e
Somalia, con evidenti difficoltà linguistiche e problemi di comunicazione.
Poi però, grazie ad una
fase preliminare di formazione, hanno potuto affinare le proprie capacità e
prendere confidenza con il lavoro. Le tecniche di archiviazione sono state
insegnate da Angelo Ammirati, già
direttore dell'Archivio di Stato di Sassari. È stato possibile anche conseguire
la patente europea del computer, ma soprattutto acquisire maggiore fiducia nei
propri mezzi, come ha spiegato il presidente della cooperativa Giorgio
Oggiano: «I detenuti hanno imparato
che si può credere nelle proprie capacità e in se stessi quali artefici delle proprie.
Il progetto ha garantito ai partecipanti diversi vantaggi: oltre ad aver
percepito uno stipendio, hanno potuto studiare e lavorare».
Da quest’esperienza nasce
anche un libro: “Isola Digitale” realizzato dai detenuti, che racconta
le esperienze dei protagonisti ed illustra il percorso seguito durante il
lavoro di archiviazione.
Il progetto è stato
finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione
Sardegna.
La versione pdf del libro
"Isola Digitale" può essere scaricato su richiesta dal sito www.digitabile.org.