Sardegna: Il ProdExpo
di Mosca apre le porte ai prodotti Sardi
Sassari
7 febbraio - Un tentativo disastroso è stato fatto
con l'oro. Uno timido con le telecomunicazioni. L'ultima frontiera sembra
essere l'industria aerospaziale.
Tanti sono
stati i tentativi di diversificare l'economia isolana, ma alla fine le punte di
diamante della Sardegna restano il turismo e l'agroalimentare.
Proprio quest'ultimo
è da ieri tra i protagonisti del ProdExpo di Mosca, la più importante
fiera Russa dedicata all'alimentazione, che ospita 6 mila espositori ed
accoglie più di 50 mila visitatori al giorno.
Lo spazio StoreSardinia (foto - Conf. Sardegna) |
A completare
la squadra del "Padiglione Italia" dodici aziende sarde
rapresentano la regione con i loro prodotti. Alcuni già noti anche all'estero, il
vermentino ed il pane carasau, altri invece tutti da scoprire come l'olio di
lentisco di Gonnosfanadiga, una lavorazione le cui origini si perdono nella
storia della Sardegna, o il pecorino senza lattosio di Siamanna, che
mette in contatto tradizione e nuove esigenze dei consumatori. Ma anche le panadas
di Oschiri, pasta e fregola.
A rendere
possibile la presenza nella capitale russa è stato il progetto "StoreSardinia",
per la promozione internazionale dei prodotti alimentari sardi, finanziato
dalla Regione e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna in collaborazione
con Deloitte e BegApps.
Un'importante
vetrina che ha permesso agli imprenditori isolani di entrare in contatto con
gli operatori del mercato russo ed eurasiatico ed acquisire nuove informazioni
sulla commercializzazione negli Stati di quella particolare area geografica.
Le aziende nostrane hanno destato
interesse e curiosità, attirando i microfoni e le telecamere di media russi ed
internazionali specializzati nel settore.
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