Sport: I surfisti
sardi e un sogno chiamato Olimpiade
Sassari 15
febbraio - Alle Olimpiadi di Rio 2016 l'isola
è stata rappresentata da sei atleti "capitanati" da Fabio Aru:
Manuel Cappai, Stefano Oppo, Alessia Orro, Francesca Deidda ed il veterano
Luigi Lodde.
Nella prossima
edizione, in programma a Tokyo nel 2020, la compagine potrebbe essere
arricchita da tre surfisti: il campione italiano in carica, il
ventottenne Alessandro Piu ed i due promettenti under Giulio Caruso
e Matteo Calatri, rispettivamente del 2001 e 2002.
Gli atleti, tutti
cagliaritani, provengono dal Wipeout Board Club e si allenano principalmente
tra le onde che bagnano il sud dell'isola, ma vantano anche un palmares di
tutto rispetto sia nelle competizioni italiane di categoria che nelle varie
manifestazioni internazionali.
Alessandro Piu in azione (foto - Media Connextion) |
Piu, Caruso e Calatri
parteciperanno al raduno Fisurf (la federazione Italiana surf da onda)
in programma il 26 febbraio a Viareggio, dove si alleneranno sotto la direzione
dell'head coach della nazionale Alessandro Dini e del commissario
tecnico Andrea Bonfili, ai quali si aggiungerà uno dei migliori
allenatori del panorama internazionale, l'australiano Jamo Borthwick. Un secondo incontro si
svolgerà invece a Roma nel centro sportivo del Coni.
Le olimpiadi giapponesi
vedranno il debutto del surf da onda come disciplina, ed è inutile dire
che per la Sardegna rappresenta una grande opportunità. Lo sport infatti
ha un ottimo seguito ed è praticato ad ogni livello, dall'amatoriale al professionista,
grazie ad una morfologia costiera ed una peculiarità di condizioni meteo che
offrono "spot" (le spiagge in cui è possibile surfare) ideali per
principianti ed esperti.
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