Sassari 16
marzo - "Nel mezzo del cammin di
nostra vita…" è l' incipit che ogni studente ricorda. Memoria di
visioni paradisiache o di tribolazioni infernali. Insomma la vita tra i banchi
di scuola.
Nella Divina
Commedia, Dante fa numerosi cenni alla volta celeste in base a quelle che
erano le conoscenze astronomiche del tempo.
Proprio il
racconto di tali conoscenze sarà oggetto della mostra "Breve atlante
astronomico della Divina Commedia", a cura del fisico Gian Nicola
Cabizza ed in programma dal 14 marzo al 1 aprile nella Biblioteca Universitaria
di piazza Fiume.
A caratterizzare l'esposizione sono dei pannelli, in italiano e inglese, in cui ai versi originali sono affiancate le spiegazioni, testuali e grafiche, dei riferimenti astronomici utilizzati dal Sommo Poeta.
A caratterizzare l'esposizione sono dei pannelli, in italiano e inglese, in cui ai versi originali sono affiancate le spiegazioni, testuali e grafiche, dei riferimenti astronomici utilizzati dal Sommo Poeta.
Un momento della presentazione (foto - TP) |
Parte
del fascino della mostra è dovuto alla ricca collezione di testi antichi,
risalenti al '500 e '600, adagiati nelle teche della biblioteca. Sono le opere
degli autori depositari del sapere astronomico, cui si rifacevano gli scienziati
e gli studiosi del tempo. Arabi, greci e persiani, da Averroé a Tolomeo
passando per Euclide e Aristotele. A dividersi lo spazio con i libri saranno numerosi
strumenti usati in ogni epoca per lo studio della volta celeste, messi a
disposizione dal planetario di Siligo, che a sua volta cura la mostra
"Sfere Celesti".
Protagonisti
dell'evento però sono anche gli studenti del Liceo Scientifico
"Paglietti" di Porto Torres, che per l'occasione hanno
trasposto i contenuti della mostra in una app per dispositivi mobili. I
giovani sono stati coinvolti nel più organico progetto di ricerca archeo -
astronomica, denominato "La Misura del Tempo", curato dal
circolo "Aristeo" e dalla
Società
Astronomica Turritana, insieme agli insegnanti di italiano,
storia, filosofia e geografia astronomica.
I testi
antichi provengono dal ricco catalogo della Biblioteca di piazza Fiume.
Un
ottimo esempio di collaborazione tra istituzioni della cultura, studenti e
docenti, ed il risultato è stato tanto apprezzato che sarà presente per al Festival
della Scienza di Cagliari ed alla mostra "Sperimentando",
in programma a Padova.
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