Sassari 20
marzo - Nel descrivere la viabilità
sassarese si fa spesso ricorso alla dialettica epica ed ai paragoni con i
poemi omerici.
L'area di via XXV Aprile |
Parlando
poi della tanto attesa stazione dei pullman di via XXV Aprile, i più
maliziosi sono tentati di lasciar perdere Iliade e soprattutto Odissea, per
buttarsi nei paragoni con la commedia italiana. "Non ci resta che
piangere", potrebbe rispondere il pendolare rassegnato.
Il Centro
Intermodale di Sassari, che dovrà (o dovrebbe) sorgere tra corso Vico e Santa
Maria, prova a ripartire dalle bonifiche. Le operazioni di carotaggio,
tenutesi tra maggio e luglio scorsi, nell'area pensata per ospitare la
struttura hanno offerto un quadro preliminare in vista delle bonifiche.
Con circa
sessanta campionamenti raccolti, tra terreno e acque, è stato possibile
determinare il tipo ed il grado di inquinamento presenti nella zona, che
secondo i tecnici non rappresenta un pericolo, ma va comunque neutralizzato.
Il percorso
però è ancora tortuoso e la prima pietra ben lungi dall'essere posata.
Anzitutto
il Comune dovrà predisporre una gara d'appalto per progettare le
bonifiche e solo a quel punto, una volta individuati gli interventi mirati, procedere
con un'ulteriore fase di appalti per l'assegnazione dei lavori di bonifica vera
e propria.
Il
Centro Intermodale, oltre che necessario, rappresenterebbe per la città
un'ulteriore risorsa, potenziando il sistema dei collegamenti via terra non
solo col resto dell'isola, ma soprattutto all'interno della provincia,
rispettando l'obiettivo prefissato con l'istituzione della rete
metropolitana.
Un
investimento da 28 milioni di euro per un'area di 13 mila metri quadrati,
ma la sensazione è che viaggiatori e pendolari dovranno rassegnarsi, ancora per
molto, alle lunghe attese sotto pensiline di via Padre Ziranu.
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