sabato 25 marzo 2017

SASSARI: VIOLENTI SCONTRI E TAFFERUGLI PRIMA DELLA PARTITA SORSO - CAGLIARI. IL RAMMARICO DEL SINDACO ZEDDA

Sassari 25 marzo - Si parla spesso di tifo violento, negli stadi e fuori. Si parla di scontri e tafferugli. Se ne parla a sproposito, perchè col mondo del calcio questa violenza non ha niente a che fare.
Lancio di lacrimogeni (foto - GS)
Forse solo i più giovani sono rimasti stupiti davanti ai disordini scatenati in città da un folto gruppo di ultras del Cagliari giunti per assistere alla partita amichevole tra i rossoblu di Rastelli e il Sorso Calcio. Scontro in programma proprio nella cittadina della Romangia. Sassari doveva essere solo una tappa intermedia. Ma, evidentemente, il match era solo un pretesto.  Allo stadio "La Piramide", oltre un centinaio di cagliaritani non ci sono mai arrivati.

Piazzale della Stazione di Sassari (GS)

Alle 13 circa, numerosi passeggeri sono scesi da pullman provenienti dal capoluogo dell'isola, stando a quanto dice la Questura, già a volto coperto o comunque parzialmente riconoscibile. Armati di cattive intenzioni e, sfortunatamente, non solo di quelle. Il corteo infatti, catene e bastoni in pugno si è diretto verso la stazione dei treni, esplodendo petardi e bombe carta, scatenando il panico e la rabbia dei residenti delle zone limitrofe.
Numerosi commercianti e ristoratori di Corso Vico sono stati costretti ad abbassare in fretta e furia le saracinesche dei propri esercizi, non solo per evitare danni più gravi ma anche per non diventare essi stessi bersaglio del continuo lancio di oggetti e bottiglie messo in atto dagli ultras cagliaritani. E dato che la violenza genera altra violenza, per le strade hanno cominciato ad accorrere gruppi di sassaresi residenti in centro pronti a farsi giustizia in "onore" della storica rivalità tra le due squadre di calcio.
Nel frattempo le forze dell'ordine hanno spinto i teppisti in trasferta nel piazzale antistante lo scalo ferroviario ricorrendo anche ai lacrimogeni per contenerli e frapponendosi tra le due fazioni per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.
Un primo bilancio diramato in tarda serata parla di tre agenti ed un sassarese feriti, mentre un cagliaritano di 29 anni, che a sua volta aveva riportato dei traumi al volto ed alla testa è stato fermato e trattenuto in Questura e deferito all'Autorità Giudiziaria per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni personali e reati legati alle manifestazioni sportive.
Parte dell'arsenale sequestrato dalla Polizia
Tuttavia gli agenti starebbero visionando diverso materiale fotografico e video per accertare la posizione di un'altra decina teppisti coinvolti nei tafferugli, anche considerato il numero di oggetti e le armi artigianali sequestrate.
Ed in serata, dopo la condanna dei fatti da parte del Sindaco di Sassari Nicola Sanna sono giunte anche le parole di rammarico del suo collega Massimo Zedda: «Esprimo il mio dispiacere per quanti, nel primo pomeriggio di oggi, hanno dimostrato di essere veri delinquenti e non certo tifosi della squadra del Cagliari».
Nonostante l'ottimismo, era facile prevedere una situazione del genere e in molti so chiedono cosa non abbia funzionato nella gestione dell'evento.
Episodio del genere non sono una novità. Già nell'agosto del 1999 si era verificato un episodio analogo. Durante un torneo triangolare disputato ad Alghero tra la formazione catalana, la Torres ed il Cagliari calcio. L'avevano battezzato "Trofeo dell'amicizia" ma anche quella volta di amichevole ci fu ben poco. Frange organizzate della tifoseria violenta arrivarono da Cagliari per scontrarsi con i "rivali" sassaresi ed a farne le spese fu proprio la cittadina della Riviera del Corallo, messa letteralmente a ferro e fuoco con danneggiamenti e scontri a intermittenza nelle vie antistanti lo stadio Mariotti e nelle zone frequentate dai turisti, vere e proprie azioni di guerriglia.

Anche questa volta il calcio fu solo un pretesto.

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