mercoledì 15 marzo 2017

SASSARI: LA TORMENTATA VICENDA DELLA PISTA CICLABILE

Sassari 15 marzo - Tra i tanti progetti per costruire la Sassari del futuro, il sogno di realizzare in città una rete ciclabile pare essersi trasformato in un autentico incubo.
È innegabile che le continue variazioni abbiano contribuito ad aumentare la frustrazione dei sassaresi, la cui pazienza è messa a dura prova dalle terribili "reti arancioni" che segnalano la presenza dei perenni cantieri lungo le principali strade.
A ciò si aggiungono le perplessità relative alle postazioni per il "bike sharing", una delle quali già parzialmente completata in piazza Conte di Moriana, mentre le altre due dovrebbero essere sistemate in via dei Mille e nei giardini pubblici dell' Emiciclo, nei pressi della fermata di Sirio. In totale dovrebbero rendere disponibili 27 biciclette con pedalata assistita. 
In sostanza le notizie che si leggono a Sassari ormai non stupiscono più.
I lavori in via Diaz (foto - AB)
Tra le forze politiche cittadine una delle più attente alla vicenda è la sezione sassarese di Italia Attiva. La formazione politica vicina all'opposizione, già a gennaio, aveva chiesto che in via Alghero fossero ripristinati i parcheggi a spina di pesce. A seguito dei lavori di rifacimento del manto stradale infatti, gli stalli erano stati ridisegnati paralleli al marciapiede ed il numero ridotto della metà. 
Anche se in quell'occasione la pista ciclabile non fu diretta responsabile dell'intervento, una situazione analoga si è verificata in via Diaz, che ha ereditato il fardello da viale Dante. In questo ultimo lotto infatti il percorso dedicato ai pedali occupa ben 3 metri della carreggiata originale, se si considerano i 50 centimetri del famigerato cordolo giallo che la "protegge" dall'invasione delle auto. L'intervento ha richiesto anche in questo caso una riduzione dei parcheggi, passati dai 128, a spina di pesce, ai 68 paralleli. Col ridimensionamento però, come specifica il Comune,  sono sparite anche le strisce blu e gli stalli sono diventati gratuiti.
Nonostante ciò, molti residenti hanno optato per i parcheggi sotterranei a pagamento, su tutti quello con ingresso in viale Dante.
Dal canto suo Palazzo Ducale continua a difendere il suo operato, ma soprattutto a sostenere la validità del progetto. Dal Settore Infrastrutture della mobilità fanno sapere che l'investimento ha consentito di eseguire una serie di interventi di rifacimento e manutenzione lungo tutta la via Diaz, sia per quanto riguarda la sede stradale che la rete fognaria, con sistemazione degli scivoli per i disabili e delle caditoie per le acque piovane, messe a dura prova dagli ultimi acquazzoni.
Inoltre la via riservata alle biciclette è stata costruita tenendo conto della rigida normativa nazionale, che non può essere derogata dalle amministrazioni locali per quanto riguarda le norme di sicurezza e le dimensioni minime delle carreggiate. Anzi, sostengono ancora i tecnici, è stato possibile recuperare dei alcuni centimetri in aggiunta ai minimi obbligatori per legge.
L'investimento complessivo per tutti e tre i lotti previsti è di 1,676 milioni di euro.
Il primo lotto, quello che include viale Italia, via Rockefeller, via Sardegna e via De Nicola è già concluso ed ha impegnato 616 mila euro, mentre per il terzo lotto, che va da piazza Conte di Moriana a via de Nicola, passando per via Diaz, l'Emiciclo , via Angioy e viale S. Pietro, il bilancio totale è di 580 mila euro.
Più problematica la situazione del secondo lotto: via Duca degli Abruzzi, via Milano, via Verona, via Washington, via Parigi e via Vienna. Qui infatti, a causa della negligenza della ditta che in un primo momento aveva ottenuto l'appalto, il Comune ha deciso di risolvere il contratto ed avviare le procedure per l'assegnazione ad una nuova impresa.
I cantieri infiniti, i problemi alla viabilità e i dubbi sulla reale utilità ormai non fanno più notizia. Non manca niente, a parte i ciclisti.

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