Sassari 1
aprile - Il vuoto lasciato nelle cronache
sportive dalla sosta della Serie A purtroppo non è stato colmate dalle sole
notizie legate alla Nazionale.
I primi provvedimenti
legati agli scontri di sabato 25 marzo, verificatisi in Corso Vico
e nel piazzale della Stazione Ferroviaria di Sassari, arrivano dopo una
settimana esatta.
Un momento degli scontri del 25 marzo (GS) |
In quell'occasione circa duecento
teppisti diedero vita ad un pomeriggio di ordinaria follia, ingaggiando
scontri con le forze dell'ordine devastando e terrorizzando la popolazione del
centro storico con pietre, bastoni, bombe carta e coltelli.
Il Questore di Sassari
ha emesso 64 divieti di accedere a manifestazioni sportive (DASPO)
ai danni di altrettanti ultrà cagliaritani appartenenti al gruppo
"Sconvolts".
Gli individui raggiunti
dal provvedimento non potranno accedere nei luoghi in cui sono in corso eventi
sportivi per un periodo che varia dai 4 ai 6 anni. Per 62 di loro è
stato previsto l'obbligo di firma. Purtroppo, tra le persone
identificate figurano anche due minorenni.
Il DASPO sembra essere
diventata negli ultimi anni una delle poche misure dirette ad ostacolare
il tifo violento, ma il dibattito sulla sua efficacia genera sempre una certa
perplessità.
Ed è il caso anche degli
scontri della settimana scorsa, dato che tra le persone identificate, 14
erano già state raggiunte in passato da provvedimenti del genere.
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