Olbia 10
maggio - Nessuna psicosi del "Russo
in fuga", questa volta il latitante finisce in manette.
Radiomobile (reoertorio) |
Sull'uomo,
un moldavo di 32 anni, gravava un mandato di cattura internazionale
russo per una violenta rapina commessa nel 2011. Ad arrestarlo però sono stati
i Carabinieri della stazione di Loiri Porto San Paolo.
Dimitru
Lozovan, questo il vero nome del ricercato, faceva
l'elettricista nel piccolo comune costiero sotto la falsa identità di cittadino
rumeno. Tempo fa i militari si erano imbattuti in lui per la prima volta
durante un controllo in un cantiere.
In quell'occasione il giovane sprovvisto
di documenti aveva rilasciato delle generalità, rivelatesi poi false. Ad un'ulteriore
verifica effettuata questa mattina dagli uomini dell'Arma, Lozonav ha invece
esibito un documento rumeno, in apparenza regolare, i cui dati non
coincidevano con quelli forniti in precedenza dal giovane elettricista.
Da qui
la l'attività di indagine che ha potuto avvalersi del supporto dell' Ufficio
S.I.R.E.N.E (acronimo che sta per Supplementary Information Request at the
National Entries) istituito presso il Ministero dell'Interno ed integrato nella
banca dati internazionale S.I.S (Sistema Informatico Schengen). Il
coordinamento di polizia internazionale ha permesso di risalire attraverso una
foto del sospettato alla reale identità dell'uomo, di nazionalità
moldava, sul quale grava un mandato di cattura internazionale per una rapina
compiuta nel suo paese, nel corso della quale aveva picchiato violentemente le
vittime oltre ad avergli sottratto denaro e gioielli.
Da quel
momento aveva fatto perdere le proprie tracce, utilizzando un documento falso
procuratosi in Italia, con il quale però non è riuscito ad ingannare i
Carabinieri che lo hanno arrestato, e condotto nel carcere di Bancali, in
attesa che le autorità Russe ne richiedano l'estradizione.
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