Olbia 9
giugno - Una storia che si ripete, secondo un copione
tristemente standardizzato. Per fortuna ci sono anche persone pronte a ricordare alle
donne vittime di violenza che non sono da sole.
Viso
tumefatto e diverse fratture, anche al volto. Così una donna
si è presentata, qualche giorno fa, all' Ospedale di Olbia.
Le
condizioni della giovane hanno subito fatto scattare il campanello d' allarme
dei sanitari che hanno avvisato i Carabinieri della Stazione di Olbia Poltu
Quadu. I militari hanno ricostruito la vicenda, portando alla luce un
contesto familiare violento. Autore di abusi e percosse infatti è
risultato il marito della donna, che per diversi mesi ha agito impunito.
Nessuna denuncia era pervenuta ai danni dell' uomo, forse per paura di
ritorsioni.
Stazione di Olbia Poltu Quadu |
Ci hanno
pensato i Carabinieri ad arrestare Romano Seferovic, 29 anni di Cagliari
ma residente nel campo nomadi di Olbia, con l' accusa di maltrattamenti in
famiglia e lesioni aggravate. Vista la gravità dei fatti contestati la Procura
della Repubblica di Tempio Pausania ha disposto l' ordinanza di custodia
cautelare nel carcere di Bancali.
Nella
ricostruzione della vicenda si è rivelato preziosissimo il supporto dei servizi
sociali del Comune di Olbia e del Centro Antiviolenza "Prospettiva
donna".
La giovane
è stata affidata alle cure di "Protezione Donna", che si
occuperà anche della sua riabilitazione.
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