Sassari 14
giugno - Quando si dice che l' economia dovrebbe riscoprire i
valori dei mestieri di un tempo, non sempre si fa riferimento all' agricoltura.
Aveva
invece sfruttato le potenzialità offerte dalla rete, l' organizzazione
smantellata dai Carabinieri dopo 10 mesi di pazienti indagini. Tredici
persone, di nazionalità italiana e rumena, sono state raggiunte da
altrettanti provvedimenti emanati dall' Autorità Giudiziaria.
Con l'
accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo
sfruttamento della prostituzione sono finiti in carcere il cagliaritano Mauro
Angius ed il sassarese Elios Serra, di 58 e 27 anni, ed i rumeni Vasile
Viorel Nicolae e Niculina Ursulescu di 31 e 32 anni, mentre altri
due soggetti destinatari de medesimo provvedimento risultano ancora
irreperibili.
Gli
uomini del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Sassari,
coordinati dal Procuratore della Repubblica Domenico Fiordalisi hanno
ricostruito la vicenda a partire dai numeri di telefono che accompagnavano le
inserzioni in alcuni siti internet. Dall'altra parte della cornetta non
c'erano cuori solitari in cerca dell' anima gemella ma donne che esercitavano
la professione "più antica del mondo".
L'
attività di sfruttamento della prostituzione ha generato un grosso giro
d'affari su tutto il territorio regionale, da nord a sud. Alla banda sono infatti stati sequestrati
cinque immobili, di cui due ad Olbia ed uno rispettivamente a Sassari,
Selargius e Pirri. Nelle case, tutte prese in affitto, venivano accolti i
clienti, come emerso da una fitta attività investigativa fatta anche di
sopralluoghi ed appostamenti.
L'
organizzazione manteneva anche contatti con l' estero. In Romania
venivano infatti reclutate le ragazze, anche molto giovani, successivamente
avviate alla prostituzione.
Giunte
in Sardegna, forse con la promessa di un lavoro, diventavano merce dei
criminali senza scrupoli che non esitavano a drogarle per "migliorarne le
prestazioni" e farle apparire disinibite agli occhi del cliente.
Tra i
reati contestati alla banda figurano anche la detenzione e lo spaccio di
sostanze stupefacenti, oltre alla ricettazione. Per questo "ramo
dell'azienda" è stato comminato l'obbligo di presentarsi alla Polizia giudiziaria
per Biagio Marginesu, 26 anni di Sassari. Lo stesso provvedimento è
stato disposto per altri quattro cittadini rumeni: Ionut Trana e Madalina
Maria Gruneia di 34 e 23 anni, con l'accusa di favoreggiamento della
prostituzione e Florin Zaine e Giorgica Dinu di 30 e 47 anni, cui
al precedente capo s' aggiunge il reato di detenzione e spaccio di
stupefacenti.
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