Sassari 19
luglio - La forma più infima di sfruttamento è quella che
trasforma le persone in merce.
I Carabinieri
di Porto Torres hanno avviato questa mattina una grande azione congiunta,
insieme ai colleghi di Vercelli e Udine, che ha portato al fermo
di 11 indagati, tutti di nazionalità nigeriana.
Comando di Porto Torres (rep.) |
Il modus
operandi è un classico: giovani connazionali venivano fatte arrivare
clandestinamente in Italia con false promesse, per poi rimanere "intrappolate"
da un grosso debito da restituire all'organizzazione, circa 30.000 euro,
che di fatto le rendeva una proprietà da sfruttare. I Carabinieri sono riusciti
a ricostruire l'itinerario compiuto da almeno quattro vittime per arrivare in
Italia.
L'attività
di indagine ha appurato che la banda coordinava le sue attività criminali
dal centro storico di Sassari ma operava su tutto il territorio nazionale e
manteneva solidi contatti in patria. Al suo interno i membri ricoprivano
diversi ruoli, I passeur, le madame e gli sponsor, che attraverso
un sistema di surroghe si dividevano il debito.
Una vera
e propria star up del crimine, feroce e senza scrupoli.
Le ragazze
costrette a prostituirsi per "rimborsare" le spese di viaggio
subivano continue minacce, compresa quella del ricorso alla magia Voodoo
contro di loro o contro i membri della famiglia rimasti nel Paese africano.
Violenza
verbale ma anche fisica, con l'accertato stupro di una ragazza minorenne ed
un'altra vittima costretta ad abortire.
L'
operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di
Cagliari ed ha visto impegnati oltre 50 Carabinieri, con il supporto
dello Squadrone Eliportato dei Cacciatori di Sardegna.
Gli
undici indagati si trovano adesso nelle case circondariali di Bancali e di
Milano - Opera, in attesa degli interrogatori di garanzia.
Nessun commento:
Posta un commento