Un operaio al lavoro in viale G. Paolo II |
Sassari 20
settembre - I sassaresi si aggrappano a quella "luce
in fondo al tunnel".
In
alcune zone della città l'illuminazione cittadina stava perdendo una
battaglia contro i ladri di rame. Gran parte dei danni e dei
malfunzionamenti è infatti attribuita soprattutto ai continui furti di cavi.
Proprio
per porre un freno al fenomeno e restituire agli abitanti la luce di cui
hanno sacrosanto diritto l' ufficio tecnico del Comune ha affidato alla Engie,
la ditta che gestisce gli impianti, tutta una serie di lavori che si
protrarranno fino a gennaio.
I sessantaquattro
interventi programmati avranno l'obiettivo di ripristinare i lampioni e le
altre strutture danneggiate a causa di incidenti stradali, atti vandalici o
logorati dal tempo. Ma puntano anche a rendere la vita difficile ai ladri di
rame, ricoprendo con il calcestruzzo i pozzetti che ospitano i preziosi
cavi. Non ultimo anche l'intento di potenziare il sistema di illuminazione
cittadino, che in alcune zone si presenta piuttosto scarso.
Si parte
da viale G. Paolo II, nella zona di Piandanna, messo a dura prova dai
furti continui, per poi passare a via Università e via San Simplicio.
Il tutto senza ricadute sul traffico, che non sarà interrotto nelle zone
interessate.
Le casse
comunali hanno stanziato un budget di 135 mila euro, derivanti dalla
vendita di un immobile in via Bottego.
Come ha
sottolineato l'assessore alle Politiche per le Infrastrutture Antonio Piu,
un grande contributo è giunto anche dalla cittadinanza che, tramite i canali
ufficiali del Comune, ha di volta in volta segnalato disservizi e criticità.
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