Sassari 18
ottobre - Una
grande mobilitazione di truppe per vincere la guerra contro l'inciviltà.
Un vero
e proprio dispiegamento di forze quello messo in campo dal Comune di
Sassari per contrastare il fenomeno dell'abbandono illecito ed
indiscriminato dei rifiuti e sostenere gli sforzi e le politiche di intervento
portate avanti da Palazzo Ducale negli ultimi anni.
Estratto dal rapporto di Polizia locale |
La percentuale
di spazzatura passata per la raccolta differenziata è aumentata fino ad
arrivare alla soglia registrata a settembre del 54%, con conseguente,
seppur lieve, diminuzione del secco residuo.
Un peso
importante nel graduale mutamento delle abitudini dei sassaresi è dovuto alle campagne
di sensibilizzazione e comunicazione portate avanti dalle istituzioni negli
ultimi anni e rivolte soprattutto ai più giovani. Ma senza dubbio il
contributo maggiore è stato dato da una severa azione di controllo del
territorio e conseguente repressione dei comportamenti fuorilegge.
L'ultimo
rapporto presentato dalla Polizia locale ha un titolo eloquente: "illeciti
ambientali: tolleranza zero". La task force schierata dalla
Municipale è composta di nove agenti coordinati da un ufficiale che sono attivi
su diversi turni e garantiscono una copertura di 24 ore. Un monitoraggio del
territorio che si avvale di droni e videocamere oltre che
dell'azione del personale in borghese.
In campo
sono schierati anche gli uomini della Polizia Barracellare, che
nell'ultimo mese hanno svolte oltre 900 ore di monitoraggio, comminando ben 160
sanzioni su un totale di 200 controlli.
I comportamenti
illeciti variano da un utilizzo non corretto dei cassonetti all'abbandono
di rifiuti pericolosi. La maggior parte della spazzatura è prodotta dalle grandi
utenze come uffici, supermercati e imprese commerciali in genere ed un
conferimento non in linea con le norme sulla differenziata finisce per ricadere
su tutta l'utenza. Trattandosi inoltre di aziende l'illecito diventa penalmente
rilevante e può essere in questo senso
perseguito. Anche i cittadini però devono stare attenti e seguire le
disposizioni e le regole stabilite per le diverse zone della città. In
particolare per evitare multe salate è bene rispettare gli orari per gettare i
diversi tipi di spazzatura e stare attenti ad aver separato correttamente i
rifiuti prima di buttarli nei rispettivi cassonetti. Chi infine abita in
località in cui si esegue la raccolta porta a porta non può portarsi dietro i
bustoni e buttarli dove capita, ma deve lasciarli a portata degli operatori
addetti al ritiro. Molte delle immagini mostrate dai vigili urbani mostrano
infatti residenti che indebitamente utilizzano i cassonetti nonostante
risiedano in zone interessate dal prelievo a domicilio.
Attività dei Barracelli (rapporto Polizia Barracellare) |
Il paradosso,
se vogliamo, è che nel mirino del nucleo ambientale sono finiti anche
numerosi uffici e strutture pubbliche.
Le
istituzioni che controllano e multano se stesse. È accaduto, secondo quanto
riportato dalla Polizia locale, in uffici situati nei pressi di corso Angioy e
di via Vienna dove i rifiuti venivano buttati direttamente nell'indifferenziato.
Ma anche una scuola superiore nel quartiere di Santa Maria di Pisa non
separava correttamente i i rifiuti, così come faceva un centro di temporanea
accoglienza.
Il Comune
si dice tuttavia soddisfatto dei risultati finora conseguiti ed i numeri
sono dalla sua parte. Inoltre con i soldi provenienti dalle sanzioni sarà
possibile finanziare il potenziamento delle unità di controllo e garantire una
copertura sempre maggiore.
A ben
vedere sono ancora le piccole cose a rappresentare un problema. I
cestini della spazzatura, pochi per la verità, sparsi per le vie e le piazza di
Sassari tuttora non consentono di differenziare la spazzatura, cosa che invece
è possibile ad esempio nei locali dell'università. Quindi gran parte dei
rifiuti prodotti "per strada" finisce negli anonimi sacchi neri dal
destino abbastanza segnato. Ed anche in occasione di manifestazioni ed eventi
patrocinati dal Comune spesso il sistema di raccolta non viene adeguato
all'eccezionalità della situazione, con cestini e bidoni straripanti nel giro
di qualche ora e conseguente abbandono di immondizia in prossimità degli
stessi.
Sebbene
la strada intrapresa possa dirsi giusta, quel 54% dice che siamo ancora a metà
dell'opera.
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