Sassari
13 dicembre - I
rapporti di buon vicinato.
La
musica troppo alta che risuona nel pianerottolo ed un vicino che si lamenta. Lo
scenario è alquanto ordinario per chi vive in un condominio ma, a dire
la verità, nella maggior parte dei casi il problema si risolve con un invito ad
abbassare il volume e le scuse imbarazzate dell'inquilino rumoroso.
Non è
quanto successo nel finesettimana in una palazzina di Sassari. Uno degli
occupanti infatti, spinto dal frastuono proveniente da un'abitazione ha chiesto
al vicino di ridurre il volume. In tutta risposta si è visto puntare una
pistola a pochi centimetri dal viso, gesto corredato da minacce di morte e
dall'intimazione a tornare nel suo appartamento senza lamentarsi ulteriormente.
Nonostante
lo shock per il grave atto di intimidazione, la vittima ha immediatamente
allertato i Carabinieri che, nel giro di pochi minuti, sono
intervenuti con due pattuglie del Nucleo Radiomobile.
La perquisizione
effettuata dai militari in casa dell'inquilino molesto ha permesso di rivenire
la pistola che, pur essendo una "scacciacani" aveva la matricola
abrasa ed era stata opportunamente modificata per colpire. Inoltre gli
uomini dell'Arma hanno trovato anche alcune bottiglie di superalcolici che
erano state sottratte lo stesso giorno da un supermercato della zona.
L'uomo,
un quarantacinquenne di Sassari, è stato arrestato con l'accusa di
detenzione abusiva di arma clandestina, minaccia aggravata, violenza privata e
furto.
Processato
per direttissima, l'arresto è stato convalidato.
Chissà
però come l'hanno presa i vicini di casa, dopo aver scoperto che il giudice ha
optato per gli arresti domiciliari.
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