Sorso 11
gennaio - Una carcassa in decomposizione è il triste
risultato della burocrazia, neanche avesse chiesto un duplicato del codice
fiscale.
La ormai
famosa "balena di Platamona" si appresta a lasciare il
litorale di Sorso nel quale era approdata circa due mesi fa.
I rilievi eseguiti dall'equipe universitaria |
Scatterà
infatti sabato mattina l'operazione "Recupero Balena",
che punta non solo a liberare la spiaggia dai resti dell'ingombrante cetaceo,
ma soprattutto a preservarne lo scheletro per finalità scientifiche e
divulgative.
I lavori
infatti saranno coordinati dal dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Sassari sotto la guida del direttore Eraldo Sanna Passino.
Una task force composta da altri docenti e tecnici dell'ateneo che agirà
d'intesa col comune di Sorso, come più volte auspicato dal sindaco Morghen.
Operazioni
non facili dato che in alcuni punti parte dello scheletro si trova sotto la
sabbia ad un profondità di un metro circa.
Come ha
anticipato Marco Zedda, docente di anatomia animale e coordinatore
scientifico dell'operazione, sarà necessario scavare con molta attenzione per capire
quanto rimane delle ossa e come preservarne l'integrità, soprattutto per quanto
riguarda la preziosa testa della balenottera.
Il
materiale recuperato sarà portato nei locali di via Vienna dove proseguiranno gli
interventi di pulizia e di catalogazione in vista di una possibile
ricostruzione anatomica.
A
sporcarsi le mani inoltre saranno anche studenti e studentesse del
dipartimento di veterinaria insieme ai colleghi più giovani delle scuole
superiori, coinvolti nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro. Una grande
opportunità sia per maturare esperienza sul campo con un vero e proprio
laboratorio a cielo aperto che per contenere i costi della mano d'opera.
In
veterinaria non sono nuovi a imprese del genere. Campeggia infatti in via
Vienna il grosso scheletro di un altro cetaceo appartenente alla stessa
specie, balenottera comune, recuperato dagli esperti dell'allora Facoltà ben 35
anni fa.
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